[Solar-general] W3C go home? Alguien lee frances?

Martin Olivera martin_olivera en yahoo.com.ar
Jue Mar 4 17:20:47 CET 2004


--- "Diego G. Calbo Elizondo"
<dgcalbo en fullzero.com.ar> escribió: > Cumpas, leyendo
el sitio UZINE encontre esta nota,
> pero logicamente está
> en francés y yo de francés solo miro, jajja
> Bueno el enlace es este
> http://www.uzine.net/article1979.html y según
> interpreto explican porque SPIP no es completamente
> compatible con el
> W3C
> 
> Es para tenerlo en cuenta el sábado y ver que
> hacemos.
> 
> Un abrazo. 
> -- 
> Diego G. Calbo Elizondo
> Usuario Linux # 287788
> LICQ # 74402054
> GnuPG Public Key: 0xC591C4E0 (hkp://pgpkeys.mit.edu)
> ===========================
> = Este correo fue enviado =
> = usando software libre   =
> = Los archivos adjuntos   =
> = fueron editados usando  =
> = software libre          =
> = Este terminal utiliza   =
> = SlackWare 9.1           =
> ===========================
> 

si bien no leo frances, me parece muy interesante el
planteo que hacen. 

A grandes rasgos interpreto que segun ellos el w3c
busca una estandarizacion estricta y controladora del
HTML (a traves del XHTML), evitando su apertura y
tolerancia a errores, lo que de alguna manera es un
limitante para el acercamiento y el aprendizaje de la
gente, poniendo mas obstaculos que beneficios.

Segun su opinion, w3c parecería ser mas una barrera de
entrada y exclusion, que un estandar realmente
efectivo. Encontre referencias tambien en italiano:

Una nuova tipologia di individui popola i forum di
discussione del pianeta,
una sorta di setta (definiti come “gli adoratori del
W3C Validator” o “gli
ayatollahs di XHTML”!). La loro arma è il W3C
Validator, e la loro bibbia
sono le  recommandazioni dello stesso W3C.
Se si vuole credere a quello che dicono, l’HTML sarà
soppiantato da un nuovo
linguaggio, Xhtml. Per farlo occorre uccidere l'HTML e
pertanto ci si
affanna su dettagli che non hanno una reale gravità in
termini di
compatibilità e interoperabilità (propri invece
dell'HTML). Esempio:
<blink>, <bgsound>, <marquee> che in realtà non
determinano alcuna
incompatibilità (al limite, non sono supportati e
letti dal browser). Sono
casomai altri gli elementi che provocano difficoltà
più serie (è il caso
delle tabelle di impaginazione, frame e Javascript,
ecc.).
Per mitigare i problemi del HTML, secondo questo
“gruppo” bisognerebbe
passare all’utilizzo del XHTML e questo passaggio 
comporta:
- una perdita di compatibilità e flessibilità. La
nozione di compatibilità
discendente è abbandonata (tag vecchi sono
"deprecated" - obsoleti, quindi
da una versione all’altra di HTML bisogna abbandonare
alcuni tag, ecc.).
- accessibilità. Un argomento utilizzato per
giustificare l’abbandono di
HTML è di facilitare l’accesso alle pagine web ai non
vedenti. Ma in realtà
le pagine HTML erano già accessibili e l’adozione di
XHTML non risolverebbe
granchè. Così come un certo uso di HTML può rendere la
lettura difficile in
modalità testuale, anche pagine XHTML possono essere
difficili da consultare
per un non vedente (esempi dell’impaginazione in
tabelle, ecc.)
- Interoperabilità, separazione tra forma e fondo,
ecc.
- Apprendimento. Un altro punto essenziale è che il
vantaggio fondamentale
dell'HTML non è solamente relativo alla sua semplicità
ma sopratutto alla
sua modalità di apprendimento che permette di
procedere gradualmente per
tappe (dai tag semplici e rudimentali, via via verso i
tag supplementari, e
di seguito tabelle, impaginazione, fogli di stile,
ecc.). Invece XHTML
sembra distruggere questa curva naturale di
apprendimento progressiva (es:
bisogna apprendere prima le caratteristiche dei fogli
di stile, ecc.).
Questo sembra ridurre le possibilità per chi vuole
pubblicare in rete,
sembra interdire l’accesso applicando un alibi di
qualità, sembra non essere
destinato (in termini di utilizzo e apprendimento) a
un grande pubblico.


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